Essere consapevoli di sé stessi vuol dire conoscere a fondo la propria realtà interiore, saper analizzare le proprie paure, desideri e inclinazioni. Ecco quattro suggerimenti per diventare più emotivamente consapevoli.
Impariamo a conoscerci con il tempo e con fatica. Si tratta di un percorso che comincia quando veniamo al mondo e avvertiamo le prime emozioni come paura, felicità, rabbia…
Le sentiamo dentro di noi e impariamo a riconoscerle anche negli latri. Questa abilità, che può essere più o meno sviluppata dentro di noi, prende il nome di intelligenza emotiva.
L’intelligenza emotiva è alla base delle nostre dinamiche relazionali, del nostro livello di empatia e rientra di diritto nella nostra sfera interiore. Diventare emotivamente più consapevoli, vuol dire diventare anche più intelligenti emotivamente.
Ecco quindi che lavorando sul comprendere le nostre stesse emozioni, diventeremo più bravi a rapportarci con quelle degli altri: se siamo più consapevoli delle nostre emozioni, miglioriamo il nostro atteggiamento nei confronti di tutto ciò che ci circonda.
L’impatto delle emozioni sui nostri pensieri
Le emozioni influenzano in larga misura i nostri pensieri, ma a loro volta anche i pensieri sono in grado di influenzare le emozioni che proviamo. Si tratta di un rapporto a doppio senso che costituisce quella che possiamo definire consapevolezza emotiva.
Per consapevolezza emotiva, intendiamo la capacità di identificare e comprendere le nostre emozioni e il loro impatto sui nostri pensieri, sui nostri comportamenti e le conseguenze che possono avere sulle altre persone. Non si tratta quindi solo di riconoscere di provare paura in un determinato istante, ovvero riconoscere la risposta fisiologica del nostro corpo relativa alla paura, ma di indagare più in profondità le ragioni di quella paura.
Ad esempio chiedersi: “Perché questo evento ha suscitato una reazione tanto potente dentro di me? Cosa significa davvero?”. Indagare le motivazioni che inducono in noi degli stati emotivi, ci permette di accendere una luce nella nostra mente e scoprire di più su una realtà interiore che spesso rimane oscura alla consapevolezza.
Quattro modi per migliorare la consapevolezza emotiva
Ora che abbiamo visto quanto è importante conoscersi per poter stare bene con noi stessi e anche con gli altri, andiamo a scoprire quattro modi per allenare la nostra consapevolezza emotiva:
- Trova la tua casa emotiva: ognuno di noi ha la propria casa emotiva, ovvero un’emozione di conforto, che ci sembra più familiare e in cui ci rifugiamo spesso anche in situazioni che non per forza stimolano quell’emozione.
Ad esempio, può essere che alcune persone trovino rifugio nella rabbia. Questo può essere dovuto ad un atteggiamento compensatorio o a un disagio di fondo che ha portato la persona a vivere con maggiore familiarità questa emozione negativa rispetto alle altre e farne la sua “casa”, ovvero la sua emozione principale in cui trovare rifugio quando non sa come agire.
Ognuno di noi dovrebbe chiedersi qual è la sua casa emotiva, la sua emozione più confortante e capire se è il caso di trasferirsi verso emozioni più felici imparando a conoscerle più nel profondo. - Conosci i colori della tua sfera emotiva: immagina la tua interiorità come un disegno a colori. Ogni esperienza di vita aggiunge diverse pennellate, come anche ogni nuova emozione provata. Andare alla scoperta di questi colori, analizzare cosa ci ha fatto stare bene in passato, cosa ci ha feriti, quale evento ha fatto in modo che oggi diventassimo la persona che siamo più di qualsiasi altro, aiuta ad aumentare la propria consapevolezza emotiva.
In quest’ottica cominciare un percorso di terapia può essere un ottimo modo per andare alla scoperta di questi colori, ripercorrere ogni fase del disegno e cominciare ad aggiungere nuove sfumature all’opera che, fortunatamente, non smetterà mai di mutare e crescere insieme a noi. - Concentrati sull’istante che stai vivendo: l’ autoconsapevolezza emotiva richiede la capacità di concentrarsi sul momento attuale. “Essere presenti” a noi stessi nell’istante che stiamo vivendo è il modo migliore per ritagliarci una piccola bolla e darci il tempo di fare emergere come ci sentiamo davvero in questo momento, senza interferenze da parte del passato o preoccupazioni per il futuro. Saper rallentare i pensieri quel tanto che basta per coglierli e analizzarli è complicato, e ci vuole un po’ di pratica prima di riuscirci davvero. Proviamo decine di emozioni durante il giorno, ma non sempre riusciamo a farci caso, molte ci sfuggono via.
- Esegui questo esercizio tutte le volte che vuoi: concentrati su quello che stai provando. La nostra interiorità non è mai una tavola piatta, c’è sempre qualcosa che ci anima, cogli quel qualcosa e prova a dargli un nome (felicità, ansia, angoscia, tristezza, qualsiasi cosa provi, nominala), posiziona la sensazione in una parte del corpo, chiediti dove la percepisci maggiormente e poi chiediti da cosa potrebbe nascere questa emozione, quale potrebbe essere il fattore scatenante. Fatto questo chiediti cosa ne vuoi fare davvero di questa sensazione.
Ecco un esempio:
– Noto che mi sento agitato, ho il battito accelerato e sudo.
– Questa emozione si chiama ansia e l’avverto principalmente all’altezza del cuore e dello stomaco.
– La sto provando perché domani ho una presentazione importante al lavoro per cui non mi sento preparato come vorrei essere.
– Quello che posso fare è cercare di rilassarmi, pensare ad altro e credere in me stesso.
La parte più complessa ovviamente è l’ultima. Non sempre sappiamo davvero come affrontare i nostri stati emotivi, come gestire l’ansia o come incanalarla in modo produttivo
In questo senso la Mindfulness può essere molto utile. Si tratta di una tecnica terapeutica basata sulla meditazione che focalizza l’attenzione sul momento presente coltivando un atteggiamento non giudicante. (Kabat-Zinn, 1994). La Mindfulness, quindi, aiuta a concentrarsi sulla propria realtà interiore, aumentando la sensibilità delle persone agli stimoli che avvertono internamente.
Se vuoi scoprire di più sulla Mindfulness o su come migliorare la tua consapevolezza emotiva, ricordati che Bmind è sempre qui per te.