La mia formazione ha radici nell’arte e nel disegno. Dopo il diploma artistico muovo i primi passi come illustratrice editoriale per l’infanzia fino all’incontro con la psicoanalisi che mi guida verso la laurea in psicologia clinica e la scelta di specializzarmi in psicoterapia a orientamento psicoanalitico.
Un profondo interesse per antropologia ed etnopsichaitria mi ha condotta a fare numerose esperienze con migranti, persone rom e sinti, minori stranieri non accompagnati, famiglie e “seconde generazioni” in contesti di lavoro clinico e sociale.
Per diverso tempo mi sono occupata di persone senza dimora, interessata all’intreccio tra psicosi e difficoltà sociali. Ho operato a scuola, in particolare con bambini e bambine nello spettro autistico, e continuo ad occuparmi d’infanzia collaborando con la Neuropsichiatria Infantile di Torino e con una struttura residenziale che accoglie madri e bambini.
Attualmente esercito attività clinica privatamente, rivolgendomi a persone di tutte le fasce d’età – con un particolare interesse per i sintomi contemporanei e attenzione ai mutamenti delle forme di sofferenza psichica della nostra epoca.
Gli strumenti di cui mi avvalgo sono l’incontro e la parola.